Sono una rana, questo è fuori discussione.
Non è solo questo. Probabilmente sono un essere anfibio
L’acqua è il mio ambiente naturale, per quanto trascorra molto tempo anche sulla terraferma (di necessità).
Fin da piccolissima adoravo stare nell’acqua: sguazzavo in piscina, al mare dove non toccavo, al lago di Garda insieme ai tedeschi, gli unici a godersi quelle temperature decisamente fresche per gli italici standard!.
In vacanza o nelle gite fuori porta, quando capita vado a tastare l’acqua - o tuffarmi proprio: che sia in un lago appena smontata da una bici, in un ruscello gelido in cui immergere i piedi appena liberati di calze e scarponi, al mare durante una deviazione di qualche chilometro…
In sostanza, nuotare è la mia natura.
Per motivi geografici, mi devo accontentare di una piscina. Non c’è niente che mi rilassi tanto quanto mulinare braccia e gambe, un respiro, poi di nuovo immersa nell’azzurro.
Non so se è l’azzurro, le bolle di ossigeno, il movimento ritmico. Altro che loop zen.
Di sicuro deve avere a che fare con l’andare ritmico (e senza motore). Perchè tra le mie altre attività preferite, ci sono la bici e la corsa.
Insomma, la rana e il triathlon.
Sempre senza alcuna fretta, però. Non è mica una gara.
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